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A cosa serve fare l'esame delle urine quando si è in gravidanza? Quali informazioni rivela circa lo stato di salute della mamma e del bambino? E' davvero necessario sottoporsi regolarmente a questo test di laboratorio? Leggi l'articolo per saperne di più!
Alle donne che aspettano un bambino viene consigliato di sottoporsi all'esame delle urine con cadenza regolare. L'obiettivo è quello di tenere monitorata la salute della mamma e verificare che la gravidanza proceda nel migliore dei modi. Se sei curiosa di sapere perché occorre testare le urine così spesso, leggi l'articolo... ma prima, ecco un video che spiega quali sono le cose da non fare assolutamente lungo i nove mesi di gestazione!
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L'esame delle urine che la donna esegue durante la gravidanza è uno dei test più frequenti ai quali si deve sottoporre. Le urine devono essere controllate ogni mese dalla data del concepimento fino al parto perché grazie a questo test il ginecologo può ottenere delle utili informazioni circa l'andamento della gravidanza e sullo stato di salute della mamma e del feto. Proprio perché l'urina fornisce una risposta certa in caso di complicazioni (come il diabete gestazionale, l'infezione da cistite o la preeclampsia), il costo dell test è totalmente gratuito se esso viene eseguito tramite il Servizio Sanitario Nazionale o con le strutture convenzionate entro i limiti fissati; tuttavia, è molto frequente che il medico prescriva il test anche tutti i mesi, in modo da tenere monitorata la gravidanza e osservare se vi è la presenza di qualche infezione in corso.
L'esame delle urine viene svolto in maniera completa (cioè in abbinamento all'urinocultura) e gratuitamente quando viene eseguito entro il primo trimestre della gravidanza, tra la 24esima e la 28esima settimana (ovvero nel secondo trimestre) e tra la 33esima e la 38esima settimana (nel terzo trimestre). L'esame delle urine può avvenire presso una struttura pubblica, oppure presso un laboratorio privato che opera in regime di convenzione. E' molto importante recarsi a effettuare la raccolta dell'urina di primo mattino, tuttavia non serve essere a digiuno, come invece succede per l'esame del sangue. Viene utilizzato un contenitore sterile che servirà a raccogliere la pipì, la quale verrà poi analizzata in laboratorio. I risultati verranno forniti da qualche ora ad alcuni giorni dopo, tuttavia, se il medico che conduce l'analisi dovesse riscontare dei valori anomali, potrebbe contattare prima la donna. Attenzione, poi, a non inserire nella scatolina il primo getto di urina perché potrebbe fornire delle informazioni sfalsate circa la concentrazione di sostanze presente nella pipì. Inoltre, è molto importante lavarsi bene le mani prima di toccare il contenitore e maneggiarlo con cura.
L'analisi del campione di urina prescritta dal medico alla donna in gravidanza, fornisce informazioni essenziali circa l'andamento della gestazione. Esistono, ad esempio, delle sostanze che non dovrebbero comparire nella pipì, ecco quali:
L'analisi delle urine può anche essere utilizzato per verificare se si è rimaste incinte. Il corpo della donna durante i primi giorni dopo il concepimento rilascia un particolare ormone, la gonadotropina corionica umana (anche detta HCG), che è essenziale per stabilire la presenza, o meno, di una gravidanza in corso. L'HCG può essere riscontrato nell'urina della donna già sette-dieci giorni dopo il concepimento, e aumenta sempre di più man mano che passano le settimane. Questo tipo di test, tuttavia, può essere utilizzato non solo per certificare la presenza di una gravidanza in corso, ma anche per verificare che non stiano sorgendo delle complicazioni. Nel caso in cui il medico sospetti una gravidanza extra uterina, ad esempio, il livello di HCG nel sangue aumenta solo di poco, pertanto può essere utile svolgere il test delle urine per accertarne la concentrazione.
Il test delle beta, come viene comunemente chiamato questo esame, può essere effettuato sia analizzando un campione di sangue che uno di urina. Il classico esame delle beta per verificare la presenza di una gravidanza dà un risultato o positivo o negativo, tuttavia se si sceglie di analizzare i livelli di beta presenti nella donna, essi forniscono altre informazioni circa il suo stato di salute e quello del feto. I test di gravidanza possono anche dare un risultato falsamente positivo (o negativo), pertanto in genere si consiglia di ripeterli dopo qualche giorno.